MalawiIl tribalismo: una bomba ad orologeria pronta ad esploderedi Patrick Mawaya
Durante il regime coloniale britannico il Malawi era diviso in tre regioni amministrative; questa suddivisione regionale è rimasta sino ai nostri giorni e ricalcava la divisione delle varie etnie. La regione settentrionale del Malawi è abitata soprattutto da popolazioni di lingua tumbuka, quella centrale è territorio di gruppi di lingua Chewa e quella meridionale è soprattutto abitata da etnie di lingua sena, yao e lomwe, senza contare gli altri gruppi etnici minori all'interno delle regioni. Questa suddivisione rappresenta una perpetuazione del regionalismo o del tribalismo? La lotta anticolonialista si è conclusa nel 1964, e quando il Malawi ha ottenuto l'indipendenza nel 1966, il dr Hastings Kamuzu Banda divenne il primo Capo del Governo e primo Presidente della neonata repubblica. All'epoca l'inglese era l'unica lingua straniera usata in circostanze ufficiali e per gli affari. Banda volle che il chichewa, un linguaggio locale, diventasse la lingua nazionale ufficiale accanto all'inglese, vietando l'uso del tumbuka nelle scuole e alla radio nazionale, la Malawi Broadcasting Corporation. Questo provocò la dura reazione, anche fisica, da parte delle popolazioni della regione settentrionale, soprattuto i Tumbuka; con la messa al bando della loro lingua, avevano perso il senso della propria identità e il risentimento contro Banda crebbe.
Come se il divieto della lingua Tumbuka non bastasse, la concorrenza e la discriminazione su basi etniche cominciarono a diventare caratteristiche predominanti.
Sebbene Banda avesse imposto il Chichewa come lingua nazionale, egli stesso non era in grado di parlarla e per tutto il tempo in cui è rimasto in carica come Presidente del Malawi è dovuto ricorrere a un interprete. L'imposizione del Chichewa è stata una scelta realistica o pura retorica? La lingua Tumbuka era stata bandita ma le chiese cristiane della regione settentrionale continuarono a usarla. Sia la chiesa Cattolica che quella Protestante pregavano in tumbuka e anche tutti i libri degli inni erano in tumbuka. Perché i missionari abbiano continuato a usare una lingua vietata non è stato ancora chiarito. Quello che invece sappiamo è che, anche se il tumbuka era stato bandito dall'uso ufficiale, nel nord era rimasta la lingua più usata. Nel marzo 1992, i vescovi cattolici del Malawi hanno pubblicato una lettera pastorale che criticava Banda e il suo governo intitolata "Vivere la nostra fede" in tre lingue - inglese, chichewa e tumbuka. Il chichewa era veramente una lingua nazionale oppure Banda si considerava alla stregua di rappresentante di una tribù o gruppo etnico nazionali?
Nel 1993 il multipartitismo è stato accettato come sistema politico del paese e nel maggio 1994, Kamuzu Banda e il Partito del Congresso del Malawi (MCP) hanno perso le elezioni e hanno ceduto il posto al Fronte Democratico Unito di Bakili Buluzi. Per cercare di contenere questa situazione, l'UDF ha mantenuto la lingua tumbuka alla radio nazionale, ma secondo gli analisti questa è solo propaganda per conquistare il consenso nelle regioni settentrionali. Altri gruppi etnici hanno gridato al raggiro chiedendo maggiore considerazione. Il Malawi, con un'unica stazione radio e due canali ha sei lingue, di cui cinque locali (chichewa, tumbuka, lomwe, yao e sena) e l'inglese quale unica lingua straniera. Durante il notiziario è sorprendente ascoltare le stesse informazioni in cinque lingue, e se si vogliono ascoltare tutte, bisogna essere preparati a sedersi per un'ora ad ascoltare le stesse cose. Questa situazione è irreale, una pura farsa.
Il governo dell'UDF ha anche stabilito che le lingue locali vengano usate nell'educazione primaria, oggi gratuita, ma l'inglese continua a godere dello status di lingua ufficiale del Malawi. Le tensioni etniche rimangono una peculiarità importante della politica del Malawi e gli eventi attualmente in corso dimostrano che c'è ancora molta la strada da fare per risolvere il problema etnico. Il Daily Times recentemente ha pubblicato un articolo dove si affermava che il governo ha costretto ad andare in pensione i funzionari simpatizzanti dell'ex-MCP. Il governo ha replicato affermando che avevano raggiunto l'età della pensione ma la versione governativa è stata accettata con beneficio d'inventario.
Non c'è accordo sulla scelta della lingua nazionale ufficiale oltre all'inglese e il dibattito sulle lingue e la sfera d'influenza politica è ancora in corso.
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