GhanaL'islam guadagna terrenoDi Amos Safo
Sulla base dell'ultimo censimento i cristiani sono circa il 60% della popolazione, mentre musulmani e fedeli delle religioni tradizionali africane si dividevano il resto in parti quasi uguali. Questa composizione percentuale ha generato controversia, con molti musulmani che, non si sa come, sono stati pronti a dire che l'Islam è la religione dominante nel paese. I credenti nelle fedi tradizionali, dal canto loro, hanno fatto di tutto negli ultimi tempi per sostenere un rilancio di queste religioni africane, affermando che deve essere riconosciuto loro il giusto posto nel quadro generale nazionale. Prima dell'indipendenza, cattolici, anglicani, metodisti, presbiteriani e la missione di Basilea gestivano scuole, ospedali ed altri servizi sociali a beneficio di tutti i ghaneani, senza fare alcuna distinzione sulla base dell'appartenenza religiosa. La religione per la verità non ha mai diviso i ghaneani, come invece ha fatto coi nigeriani, i sudanesi e gli etiopi nell'Africa sub sahariana. E', per esempio, assolutamente normale incontrare musulmani e cristiani che vivono insieme, condividendo lo stesso tetto. Ad Accra, nel popolare Kwame Nkrumah Circle, esiste un luogo di culto, detto cinema Orion, dove si officiano cerimonie di culto musulmane e cristiane, contemporaneamente, senza che si verifichi alcun attrito. Molto recentemente un'organizzazione religiosa sui generis, denominata la Chiesa Sinagoga, ha aperto un luogo di culto comune per la gente di tutte le religioni. Ciò dimostra quanto la religione favorisca l'unità e lo sviluppo in questo paese. Nonostante tutto questo, va anche detto che nel paese si sono verificati casi isolati di scontri a carattere religioso, fra cristiani e musulmani ed alcune sette islamiche. Negli ultimi due anni anche alcune Chiese Carismatiche e Pentecostali si sono lanciate nello sforzo di fornire servizi sociali, come scuole ed ospedali per le comunità. Cinque anni fa la Chiesa Internazionale Centrale del Vangelo ha compiuto un enorme passo in avanti istituendo la prima università privata del paese. Denominata Central University College, si trova ad Accra ed ha aperto le sue porte a tutti i ghaneani, indipendentemente dalla loro religione. Questa iniziativa è stata seguita da altre, come la Valley View University College, la Wisconsin University del Ghana e l'Università Metodista che ha aperto all'inizio di quest'anno. Il 13 ottobre, un mese dopo gli attacchi terroristici negli Stati Uniti, i ghaneani hanno visto l'apertura di un'altra università privata situata nell'elegante area residenziale di East Legon ad Accra. La Fondazione Ahlul Bait, un'organizzazione non governativa iraniana, ha finanziato il progetto di questa università che è la prima islamica e la quinta privata nel paese. La Fondazione, che in Ghana lavora nel settore educativo da una quindicina d'anni, ha ritenuto che il suo impegno nel campo dell'educazione sarebbe uscito ulteriormente rafforzato da un coinvolgimento nell'istruzione universitaria, un'area che storicamente non ha mai visto una significativa presenza musulmana. La Fondazione ha acquistato il terreno nel 1995, la struttura era pronta a metà dell'anno scorso ed il 20 ottobre trentanove studenti sono stati formalmente ammessi all'Islamic University College. Questi primi studenti sono ora impegnati in un corso di laurea della durata di quattro anni in Studi Religiosi, mentre il Consiglio Accademico ha intenzione di introdurre nei prossimi anni anche Business Administration, Scienze Bancarie, Economia, Giurisprudenza, Scienze, Medicina ed Ingegneria. I finanziatori prevedono che la loro istituzione possa far crescere dei professionisti, capaci di avere un impatto positivo su tutte le comunità del paese. Sebbene l'università sia aperta a studenti di altre fedi e qualsiasi razza, questi, al loro ingresso, devono per prima cosa accettare il codice di condotta islamico; fumo, alcool ed altre attività antisociali sono proibite nel campus. Inoltre, le studentesse, le donne che ci lavorano e le docenti sono costrette ad indossare la hijab per coprirsi la testa quando si trovano all'interno del campus. Queste, ed altre regole rigorose, ancora da introdurre, hanno innervosito molti ghaneani, preoccupati dalla piega che l'università sta prendendo. Le preoccupazioni riguardano soprattutto alcuni aspetti dell'educazione religiosa che viene impartita, che qualcuno teme possa fomentare idee integraliste che potrebbero diffondersi nel paese. Ricordando il fin troppo celebre esempio di Osama Bin Laden e di altri fanatici della sua categoria che hanno frequentato università islamiche, alcune organizzazioni cristiane hanno espresso riserve riguardo questa università. Essendo finanziata dall'Iran, il cui islamismo sciita è il più radicale, ci si preoccupa del fatto che, molto presto, discepoli di questa università potrebbero cominciare a chiedere che la legge coranica, la sharia, venga introdotta anche in Ghana. I guai che ha causato e continua a causare l'introduzione della legge coranica nella Nigeria settentrionale ha messo paura a una parte della popolazione ghaneana che teme che il suo paese possa trasformarsi in uno stato confessionale. Nel considerare questi timori si tenga anche conto del fatto, per esempio, che in questo periodo i musulmani sciiti e gli ahmadi, che hanno origine pakistane, fanno a gara fra di loro nel costruire moschee in tutto il paese. Dovunque gli ahmadi prendano in considerazione la costruzione di una moschea, gli sciiti li mettono nel sacco costruendone una per primi. Le due sette islamiche differiscono di molto poco nel loro culto, ma ciascuna sta facendo di tutto per infiltrarsi dove l'altra è già ben consolidata. L'interesse iraniano per l'educazione universitaria in Ghana risale al '94 quando il governo decise di aprire l'università per gli studi sullo sviluppo, a Tamale, nel nord del paese. Inizialmente i fondi vennero messi a disposizione dagli Stati Uniti per avviare il progetto, ma ad un certo punto il governo iraniano intervenne offrendo dei fondi che non vennero accettati dall'allora ministro dell'educazione. Ciò non di meno, gli iraniani costruirono nella stessa città una scuola tecnica islamica. Oltre che nell'apertura di università, il governo iraniano è stato attivo in altri settori dell'economia. L'ospedale iraniano, uno dei più conosciuti ad Accra, assiste cittadini di tutte le religioni a costi più contenuti degli altri nosocomi. A Mahamobi, un sobborgo di Accra dove prevalgono i musulmani, il governo iraniano ha costruito un centro culturale dove i giovani musulmani ricevono istruzione professionale. Gli iraniani hanno anche realizzato un complesso scolastico islamico a Wenchi, un altro centro la cui popolazione è prevalentemente musulmana e che si trova nella regione di Brongahafo. Anche i kuwaitiani ed i sauditi sono attivi nelle regioni settentrionali del Ghana; le rispettive Fondazioni hanno finanziato nel corso degli anni lo scavo di pozzi, la costruzione di moschee ed altre infrastrutture a beneficio di comunità particolarmente povere di tutto il paese. In ogni caso, indipendentemente da ogni considerazione o timore, in Ghana l'islam, senza ombra di dubbio, sta acquisendo un'influenza sempre maggiore.
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