ZimbabweLa paura del fantomatico antraceDi Rodrick Mukumbira
I coloni bianchi dello Zimbabwe, i farmers proprietari delle grandi aziende agricole latifondistiche, hanno contro tutti e vengono ormai messi letteralmente sotto assedio. In ottobre, lo scoppio di un'epidemia di antrace nel centro del paese, definita di minima rilevanza dai servizi veterinari nazionali, ha fatto guadagnare loro l'appellativo di terroristi. Secondo un giornale governativo, l'antrace, una malattia letale per il bestiame e gli esseri umani, si è manifestato a Zhombe, una comunità di neanche centomila persone, infettandone 15 che pare avessero mangiato carne di un animale deceduto per cause naturali. Risulta che l'epidemia e le condizioni di salute delle persone colpite siano stati presto e senza particolari difficoltà messi sotto controllo. Il Ministro dell'Agricoltura Joseph Made ha subito attribuito l'epidemia di antrace ai farmers bianchi, accusandoli di sabotare il controverso programma di ridistribuzione della terra in atto con la forza nel paese. Sono più di diciotto mesi che i circa 1.400 farmers bianchi dello Zimbabwe vivono in una sorta di stato d'assedio. Gran parte delle cinquemila grandi aziende agricole del paese sono state invase da neri senza terra, per lo più sostenitori del Zimbabwe African National Union - Patriotic Front ( Zanu - PF ), guidati da veterani della guerra di liberazione che ha portato all'indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1980. Il governo, guidato dall'anziano Presidente Robert Mugabe, sembra intenzionato a confiscare senza compensazione la terra dei farmers bianchi, accusandoli di essere imperialisti e razzisti britannici che si sono rifiutati di accettare la politica di riconciliazione adottata dal governo fin dall'80. In seguito allo scoppio dell'epidemia di antrace il servizio veterinario nazionale ha prontamente inviato dei tecnici a Zhombe per controllare la situazione e vaccinare il bestiame contro la malattia. Nell'occasione, Made ha detto alla radiotelevisione di Stato, ZBC, che i coloni stanno semplicemente tentando di sabotare l'attività dei contadini neri, disseminando un virus capace di distruggere il loro bestiame. Aggiungendo che il governo non ha difficoltà a tenere sotto controllo episodi come questo e che nulla lo farà indietreggiare dall'operazione di reinsediamento di senzaterra sulle aziende dei latifondisti bianchi . Pochi giorni dopo lo scoppio dell'epidemia ha causato molta agitazione all'interno del governo la notizia riportata dalla ZBC che l'antrace aveva fatto la prima vittima a Zhombe, un bambino di cinque anni. Il governo ha colto l'occasione per paragonare la situazione a quella degli Stati Uniti, dove è combattuta un'epidemia di antrace che ha fatto alcune vittime ma che, per ora, sembra fortunatamente esaurita. In seguito agli attentati portati con aerei di linea l'11 settembre, gli stati Uniti hanno attaccato l'Afghanistan per far sì che il paese musulmano consegnasse il famoso terrorista Osama Bin Laden, fortemente sospettato di essere l'ispiratore dei dirottamenti. Gli Stati Uniti sospettano che l'antrace, che ha colpito più di 15 lavoratori delle poste, sia il risultato di una guerra biologica scatenata per vendicare gli attacchi americani in Afghanistan. Il governo dello Zimbabwe, trovandosi a disporre di un'efficace opportunità di strumentalizzazione, non se l'è lasciata sfuggire, ingigantendo a dovere la rilevanza e il pericolo dell'epidemia di antrace. Ed infatti ha colto l'occasione per accusare i farmers bianchi di mettere in atto forme di terrorismo alla Bin Laden. Jonathan Moyo, Ministro dell'Informazione e portavoce del governo, ha così affermato enfaticamente che i bianchi si sono messi ora ad usare la guerra biologica perché non vogliono restituire la terra che apparteneva agli antenati del popolo zimbabweano. Mentre Moyo accusava i coloni bianchi di guerra biologica, una delegazione ministeriale del Commonwealth si trovava nel paese per verificare i risultati ottenuti dal governo nel porre fine all'illegalità e all'invasione di aziende agricole di proprietà dei latifondisti. I ministri del Commonwealth erano stati sollecitati a recarsi in Zimbabwe dalla constatazione che l'invasione delle terre aveva subito una pericolosissima accelerazione. La visita si svolgeva, inoltre, nel quadro degli accordi di Abuja, siglati in settembre dal governo zimbabweano e da quello della Gran Bretagna, sulla base dei quali il governo britannico si è fra l'altro impegnato a mettere a disposizione dei fondi per risarcire i farmers bianchi cui viene confiscata la terra. Attraverso la loro associazione, la Commercial Farmers Union (CFU), i farmers hanno negato di aver utilizzato l'antrace per scatenare una guerra biologica, ma, naturalmente, le loro dichiarazioni d'innocenza non sono state ascoltate dal governo apertamente in lotta con loro e certamente pronto a farle cadere nel vuoto. Il presidente della regione sud della CFU, Mac Crawford, ha affermato che l'antrace non è un problema in Zimbabwe e che, semplicemente, il governo sta cercando di distogliere l'attenzione dal fatto che l'invasione delle farms è continuata anche dopo gli accordi di Abuja. Il governo dello Zimbabwe potrebbe anche avere qualche giustificazione "storica" nell'accusare i coloni bianchi di aver scatenato una guerra biologica in quanto l'antrace è stato usato, durante la lotta di liberazione, dal regime bianco di Ian Smith come arma per uccidere negli anni '70 migliaia di neri. Richard Ngwenya, un ex esperto militare che ora si dedica alla medicina tradizionale non ha usato mezzi termini nell'intervista rilasciata ad Africanews, affermando che i bianchi sanno benissimo cos'hanno combinato nei laboratori nel '78, trasformando qualsiasi elemento innocuo in sostanze dannose e pericolose. Ngwenia ha aggiunto che l'antrace non era, una volta, una malattia mortale per gli esseri umani, ma che alcuni elementi del governo di Smith, in collaborazione con il governo sudafricano dell'apartheid, sono riusciti a trasformarlo. Secondo costui il regime di Smith spruzzava di germi il vestiario che veniva poi distribuito agli africani, riuscendo in tal modo ad uccidere migliaia di persone. Va detto che il personaggio Ngwenya è quantomeno controverso come esperto di medicina tradizionale erboristica. Si è rifiutato fra l'altro di accettare il legame esistente fra HIV e AIDS, tendendo piuttosto a sostenere che l'AIDS è il risultato della povertà e che per risolverne il problema è necessaria sradicarla. Il governo ha anche colto l'occasione per mostrare al pubblico delle persone che hanno riferito di aver perso i propri cari colpiti dall'antrace durante la lotta di liberazione. Le loro storie sono state riportate in documentari trasmessi dalla televisione nazionale; documenti che, sebbene raccapriccianti, pochi hanno ritenuto autentici non fosse altro che per scelta di tempo non casuale nel trasmetterli. Secondo gli osservatori tutto ciò fa parte di una montatura finalizzata a dimostrare quanto i bianchi siano disumani e crudeli. In settembre il governo dello ZANU-PF aveva attribuito ai farmers bianchi un'epidemia di afta che era effettivamente scoppiata nel sud dello Zimbabwe, affermando che costoro cercavano in tal modo di far perdere al paese la tanto preziosa valuta straniera. Un certo Arnold Payne, analista sociale, ci ha detto che Mugabe è andato ben oltre questo genere di montature e non ha certo bisogno di distogliere l'attenzione dal problema della terra. .Farà qualsiasi cosa per giustificare la sua politica di confisca della proprietà terriera. Persino Welbourne Madzima, un veterano della lotta di liberazione, ha cercato di spiegare la differenza che esiste fra la situazione americana e quella dello Zimbabwe, dicendo che l'epidemia, nel suo paese, va attribuita ai cambiamenti climatici piuttosto che al terrorismo, aggiungendo che, per quanto ne sa, ogni marcata alterazione climatica porta in Zimbabwe allo scoppio della malattia. Ma, neanche il vice ministro della sanità, David Parirenyatwa, è riuscito a farsi ascoltare. Ha spiegato ad Africanews che la forma di antrace che ha colpito il paese è del tipo dermatologico, facile da curare e che certamente sul piano clinico non rappresenta niente di nuovo. Concludendo che si tratta di una forma di malattia che si può prendere solo mangiando carne di un animale infetto, diversa da quella che si diffuse durante il regime di Smith. In ogni caso, difficilmente il governo zimbabweano cambierà tattica e politica. Gli analisti commentano tutto ciò dicendo che Mugabe, che si accinge ad affrontare alle elezioni presidenziali del 2002 la prima importante sfida al suo trono per mano dell'ex sindacalista Morgan Tsvangirai, continuerà ad aggrapparsi al programma di distribuzione forzata della terra che gli ha garantito e gli garantirà il massimo sostegno, soprattutto nelle aree rurali.
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