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Versione italiana

N.7 - Settembre 1998

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Zimbabwe

Consulenza legale per le donne maltrattate dai mariti

da un corrispondente

E' una nuova alba per le donne nello Zimbabwe: un progetto legale è impegnato nell'opera encomiabile di istruirle sui loro diritti.

Nel corso di tutta la sua vita matrimoniale, la quarantenne Mary Murwisi del distretto Bikita, appollaiato nella provincia di Masvingo, nello Zimbabwe meridionale, è stata violentemente attaccata dal marito. Ogni volta che lo denuncia alla polizia, le viene detto di andare a sistemare la questione "in maniera amichevole", poiché è un "affare di famiglia". E, come altre donne nello Zimbabwe rurale, non è cosciente di potere chiedere una riparazione tramite i tribunali.
È in questo contesto che il Masvingo Legal Projects Center (Centro di Progetti Legali Masvingo) ha introdotto una consulenza gratuita di assistenza legale per le donne delle zone rurali della provincia, dandogli modo di combattere l'ingiustizia in un tribunale. Il programma, partito nel 1991, è mirato al 75 per cento delle donne delle zone rurali che convivono con mariti violenti: molte di loro sono analfabete, non sono a conoscenza dei loro diritti.

Per Joyce Mutezo la giornata comincia alle quattro di mattina. Dopo avere acceso il fuoco con legna raccolta il giorno prima su colline distanti dieci chilometri, riscalda l'acqua e prepara la colazione per la famiglia. Nel periodo dell'aratura, si avvia a un lavoro che per otto ore sovraffatica la schiena, a volte con la piccola Nomsa sulla schiena. A pranzo, cucina il pasto. Poi, di nuovo, torna nei campi fino al tramonto. Mentre gli uomini si dedicano ai giochi o a occupazioni tradizionali, lei suda sui lavori domestici. Non riposerà fino a che non avranno mangiato tutti. Questa è la sua routine lungo tutto l'anno o, forse, finché non morirà. Nonostante tutto questo, quando suo marito muore tutto è presto dimenticato. Può essere cacciata dalla casa coniugale o costretta a risposarsi un parente del marito, di solito un fratello del defunto. A volte tutte le proprietà e i beni acquisiti nel corso del matrimonio vengono sottratti a forza dai parenti del marito "perché sono il segno del sudore che nostro figlio ha a lungo patito." La risposta al programma delle donne delle zone rurali, per la grande parte non educate, è stata incoraggiante. "Le donne apprezzano ogni riunione che teniamo," ha detto la signora Makonese, direttrice del Masvingo Legal Projects Center, che è finanziato da diverse organizzazioni non governative, "noi speriamo di rimodellarle socialmente".

Degli avvocati e assistenti legali della provincia si spostano nell'area rurale per parlare con le donne. Dopo ogni riunione, dice la signora Makonese, che è anche avvocato, le donne chiedono più istruzione, dato che la maggioranza è ignorante riguardo i suoi diritti legali. "Molte pensano che sia giusto che i mariti le picchino," dice la signora Makonese. Quando gli è stato detto che era illegale (le donne) erano sbalordite e incredule. Ma il programma di educazione legale è anche intrecciato a una rete complessa di pratiche e miti tradizionali. Le donne delle zone rurali devono affrontare gravi conflitti tra le moderne leggi statuali e le credenze profondamente radicate, o leggi consuetudinarie.

Per esempio, quando il marito muore, la vedova viene 'depurata' dell' 'immagine' del marito attraverso un battesimo carnale - una ordalia di una notte di intimità sessuale con parente stretto di sesso maschile del defunto marito. Con l'epidemia di Aids, questa tradizione è ciò che più preoccupa le donne. "La legge tribale ci costringe a risposare anche gli uomini affetti da Hiv," dice una donna del distretto vicino, preoccupata per il suo futuro perché è in attesa di doversi presto risposare con il fratello del defunto marito, che si sa esere affetto dal virus che causa la malattia mortale dell'Aids.
L'introduzione al programma è molto bene accolta dai capi di base del villaggio. La Signora Gladys Muroyiwa, una addetta allo sviluppo delle comunità locali, dice: "La maggior parte delle donne vive in totale oscurità. Hanno un bisogno disperato di cambiamento." "Diverse donne, dice, non sanno come ottenere il sussidio per i propri figli legittimi o per quelli nati fuori dal matrimonio. Fanno degli sforzi per mantenere i figli anche nei casi in cui il marito ha un lavoro redditizio".
La signora Mokonese dice invece che il teatro è molto utile per educare la gente, poiché fa emergere quadri di situazioni della vita reale. Illustra vividamente i problemi affrontati dalle donne. E' lo strumento migliore per l'educazione degli adulti. Agli alfabetizzati vengono distribuiti dei volantini. Chi ha problemi seri viene indirizzato verso consulenti legali. Il Legal Projects Center sta adesso esaminando altri tipi di leggi discriminatorie contro le donne. Il lavoro che il centro porta avanti dimostra che è giunta l'alba di una nuova era per i diritti delle donne in Zimbabwe.

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