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N.9 - Novembre 1998

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Ghana

Unite per combattere il racket della prostituzione

di Samuel Sarpong

Di fronte alla miriade di problemi che le affliggono, oggi le donne ghaniane s'incontrano mensilmente per definire programmi sulle questioni femminili.

Finalmente le donne del Ghana proclamano che sul loro fronte molte cose non vanno. Gli slogan che attribuiscono agli uomini "la responsabilità della loro caduta", ora hanno lasciato il posto a un'autentico esame introspettivo. I gruppi di donne cominciano a rendersi conto di dover combattere la loro guerra e oggi vanno oltre le accuse stereotipate contro gli uomini e si preparano a combattere per migliorare la loro situazione. Non potendo tollerare oltre la crescente degradazione e i maltrattamenti delle donne ghanesi, il Consiglio Nazionale per le Donne e lo Sviluppo (National Council on Women and Development) un ente governativo, ha istituito degli incontri mensili con gruppi di donne per elaborare programmi che contribuiscano a risolvere le questioni specificatamente femminili.

"Attualmente la nostra preoccupazione maggiore è la prostituzione infantile che, riteniamo, stia prendendo radice nel paese", dichiara Mavis Kitcher, membro del forum. Il forum mensile che dall'inizio ha ricevuto l'appoggio dei gruppi delle donne per la sua utilità in occasione di recenti avvenimenti, ha isituito un Meeting Mensile dell'Organizzazione delle Donne (WOMM). "Questa iniziativa dovrebbe contribuire con il necessario 'tocco femminile' alle questioni che richiedono interventi urgenti", ha dichiarato Kitcher nel corso dell'incontro del gruppo del mese scorso.

Ulteriore motivo di preoccupazione per le donne, oltre alle violenze cui vengono sottoposte, sono alcuni incidenti recenti in cui si è cercato di mettere in cattiva luce le donne ghanesi. Nel gennaio 1998, Nana Konadu Agyeman-Rawlings, First Lady del Ghana, è stata avvicinata da un cittadino francese ubriaco a bordo di un volo Swissair per Accra. L'uomo le ha afferrato la mano destra e l'ha baciata diverse volte, nonostante le proteste della signora. Il cittadino francese, Jean Ajail, al suo arrivo è stato espulso insieme a un compatriota. Il compagno di Ajail l'aveva incitato a rispondere con arroganza agli agenti dell'immigrazione che lo interrogavano sulle molestie alla First Lady. In seguito a questo incidente le autorità del Ghana hanno inoltrato una protesta formale ai funzionari Swissair. La linea aerea e l'ambasciata svizzera ad Accra si sono scusate.

In un'altra occasione, alcune ragazze ghanesi hanno provocato grande scalpore quando, solo un mese fa, su un sito Web australiano sono apparse le loro fotografie (nude) con tanto di listino. La condanna dell'opinione pubblica ha aperto un nuovo capitolo nella società ghanese, tradizionalmente conservatrice. Le ragazze, per la maggior parte appartenenti a famiglie povere delle aree rurali, avevano posato per le foto in seguito a offerte di denaro molto allettanti da parte di alcuni personaggi locali. Per posare nuda ciascuna aveva ricevuto 300 dollari USA.

Questi incidenti hanno turbato profondamente il paese, ma a nessuno è mai saltato in mente che all'interno del Ghana esistono racket che arruolano ragazzine, certe addirittura tra gli 11 e i 16 anni, per il mercato della prostituzione. "Siamo rimasti sorpresi quando ne siamo venuti a conoscenza" dichiara Kitcher. Recentemente persino la First Lady del Ghana ha avuto motivo di lagnarsi di questo fenomeno: "Sono stati riscontrati segni allarmanti di degradazione morale della nostra società e ritengo che tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere per risolvere questi squilibri sociali".

Anche i notiziari dei media hanno contribuito a evidenziare la situazione. Dopo un'incursione della polizia in una delle loro baracche ad Accra, un gruppo di ragazzine ha rilasciato dichiarazioni sorprendenti sulle operazioni dei racket. La dodicenne Ama Kwarteng, proveniente da un'area rurale della regione centrale del paese, ha detto alla polizia di essere stata indotta alla prostituzione dopo essersi resa conto che quella era l'unica via d'uscita per sopravvivere alla dura realtà della vita urbana.

Secondo il WOMM solo ad Accra operano 125 bordelli, dove le minori esercitano la loro attività illegale. "Un fatto ancor più sconcertante è che molto spesso sono proprio le donne a incoraggiare la prostituzione. Le proprietarie degli appartamenti affittano le loro case a chi esercita la prostituzione, negando qualsiasi possibilità di avere un alloggio permanente ad altri possibili affittuari", conclude Kitcher.
La WOMM ritiene che la povertà sia la forza motrice alla base di questa tendenza emergente e anche le politiche economiche perseguite dal governo ghaniano che hanno sottoposto il cittadino medio a pesanti sacrifici, è collegato al fenomeno. Nonostante i prezzi degli articoli continuino a salire vertiginosamente, il governo è rimasto adamantino sul blocco degli aumenti salariali. La retribuzione minima giornaliera è attualmente fissata a meno di 1 dollaro Usa.
Anche i matrimoni hanno risentito pesantemente dell'esodo in massa dei giovani per cercare pascoli più verdi. Oltre ai dati sulla povertà, è un fatto accertato che anche la dissoluzione dei matrimoni ha contribuito all'aumento del tasso di prostituzione del paese. Ama Benyiwa-Doe, vice ministro del lavoro e della previdenza sociale, ritiene che il problema abbia molti aspetti. "A causa delle varie pressioni sociali, culturali, politiche ed economiche, in Ghana le famiglie sono sottoposte a una sollecitazione tremenda che riduce ulteriormente la possibilità di restare tutti sotto lo stesso tetto." "I bambini scappano di casa per vivere per la strada a causa delle violenze domestiche, che arrivano allo stupro e a gravi violenze fisiche", conclude.
"Dobbiamo sopravvivere" dice Ama Kwarteng mentre cerca di spiegare alla polizia perché ha cominciato a prostituirsi. La WOMM è convinta che è ormai giunto il momento di aiutare le donne del Ghana a liberarsi da questa dura realtà. "I nostri incontri mensili ci aiuteranno a valutarne le esigenze e a proporre iniziative", spiega Kitcher. La Kitcher è convinta e possibilista sulle prospettive del programma mensile. "Si comincia a crescere quando si comincia a riconoscere le proprie debolezze".

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