Depleted Uranium
- Come viene prodotto l'Uranio Impoverito - (1)
Produzione di Isotopi
I materiali necessari per la costruzione delle armi nucleari sono speciali isotopi di particolari elementi. Alcuni di essi esistono in natura ma sono altamente diluiti in altri isotopi degli stessi elementi (deuterio, Litio-6, U-235). Questi isotopi devono essere arricchiti (concentrati) per essere utilizzabili. Altri esistono in natura in quantità trascurabili, oppure non esistono affatto, e devono quindi essere fabbricati ad hoc con reazioni nucleari (Trizio e Plutonio-239). Anche le centrali nucleari hanno bisogno, per funzionare, di Uranio arricchito anche se in misura minore. La maggior parte delle centrali nucleari civili funziona ad uranio, anche se poche funzionano con Plutonio (ad esempio, il reattore francese Superphenix).
Arricchimento isotopico
Tutti gli isotopi dello stesso elemento possiedono le stesse proprietà chimiche e, di conseguenza, per separare questi isotopi bisogna utilizzare la differenza nella massa dei loro atomi. Questa differenza è, nel caso dell'Uranio, molto bassa: per questo motivo le tecniche di separazione attualmente utilizzate producono effetti molto deboli. La crescita di concentrazione ottenibile da qualsiasi processo di raffinazione tende quindi ad essere molto lenta.
Questo problema si può superare applicando il processo molte volte allo stesso materiale in una catena di arricchimenti successivi. Ogni stadio preleva il prodotto arricchito dallo stadio precedente e lo arricchisce ulteriormente. Questo sistema crea un arricchimento sequenziale chiamato cascata.
(Semplificando di molto, nella cascata accade qualcosa di grosso modo simile al processo di distillazione della grappa. Il prodotto iniziale - la vinaccia - è povero di alcol mentre il prodotto finale è ricco di alcol. Tuttavia, non è possibile ottenere alcol puro: un po' di alcol resterà nella scoria - ciò che resta della vinaccia dopo la distillazione - e un po' d'acqua resterà nel prodotto finito - la grappa).
L'Uranio Impoverito mantiene sempre una piccola percentuale dello stesso isotopo fortemente radioattivo, ovvero l'U-235, che serve anche come componente delle bombe nucleari.