Depleted Uranium
- Usi militari dell'Uranio Impoverito -
Oltre che in applicazioni civili, l'Uranio Impoverito viene usato nelle munizioni anticarro e nelle corazzature di certi sistemi d'arma, anzi si può dire che sia proprio questo il suo utilizzo principale.
Se adeguatamente legato e trattato col calore (legato con 2% di Molibdeno o 0.75% di Titanio; temprato rapidamente a 850°C in olio o acqua, successivamente mantenuto a 450 gradi per 5 ore), l'uranio diviene duro e resistente come l'acciaio temperato per utensili (forza tensile 1600 megaPascal).
In combinazione con la sua grande densità, se usato come componente di munizioni anticarro esso risulta molto efficace contro le corazzature, decisamente superiore al più costoso tungsteno monocristallino, il suo principale competitore. Per questi motivi, negli anni '60 le forze armate statunitensi iniziarono ad interessarsi all'uso dell'Uranio Impoverito in quanto estremamente denso, piroforico (capace di accendersi spontaneamente) e facile da reperire a basso costo e in grandi quantità.
La tipica munizione all'Uranio Impoverito è costituita da un rivestimento e da un "penetratore", che è la parte che effettivamente penetra nella corazzatura. Il processo di penetrazione polverizza la maggior parte dell'uranio che esplode in frammenti incandescenti quando colpisce l'aria dall'altra parte della corazzatura perforata, aumentandone l'effetto distruttivo. Le munizioni di questo tipo vengono chiamate in "gergo" militare API, Armor Piercing Incendiary Ammunitions ovvero munizioni incendiarie in grado di perforare le corazzature.
I penetratori ad energia cinetica sono dense barre metalliche che possono perforare una corazza quando sono sparate contro di essa ad alta velocità. Il tungsteno e l'Uranio Impoverito sono i due metalli pesanti più adatti a questo uso. L'Uranio Impoverito è diponibile in quantità maggiori e a costo inferiore del tungsteno, ed è anche lievemente superiore in efficacia. Esso, tuttavia, è radioattivo e più tossico del tungsteno. Entrambi vengono usati negli arsenali americani e di altre forze armate nel mondo. Una ragione non secondaria per la preferenza dell'uranio al tungsteno è di natura politica: gli USA, infatti, importano circa la metà del loro fabbrisogno di tungsteno dalla Cina, considerata un "alleato poco affidabile" in caso di guerra. Le vicende legate al bombardamento dell'ambasciata cinese a Belgrado nel maggio 1999 sembrano rafforzare questa affermazione.
Il rapporto della Science Applications International Corporation (SAIC) del luglio 1990 chiamato "Kinetic Energy Penetrator Environmental and Health Considerations" ha confrontato i pro e i contro dell'uso di penetratori ad energia cinetica basati sul tungsteno e sull'Uranio Impoverito. Il rapporto recita:
"Sebbene si conoscano meglio gli effetti sanitari delle leghe di uranio di quelli delle leghe di tungsteno, le informazioni comparabili sulla tossicità chimica indicano che l'U.I. insolubile è circa 25 volte più tossico del tungsteno insolubile e che l'U.I. solubile è 20 volte più tossico del tungsteno solubile quando l'esposizione sia nei limiti ammessi dai regolamenti."
La tossicità significativamente più alta dell'Uranio Impoverito ha portato il SAIC a dichiarare: "Le necessità di decontaminazione delle basi e del campo di battaglia e l'esposizione in combattimento dei soldati sembrerebbero favorire il tungsteno." Il SAIC raccomanda "...uno sforzo di miglioramento balistico a lungo termine per il tungsteno. . . che tenga in considerazione le interazioni tra penetratore ed obiettivo e tenti di determinare una ingegneria dei materiali appropriata a promuovere migliori qualità balistiche terminali" .
Attualmente, armamenti contenenti Uranio Impoverito stanno venendo sviluppati anche in Gran Bretagna, Russia, Turchia, Arabia Saudita, Pakistan, Thailandia, Israele e Francia [vedi dichiarazione scritta della International Educational Development, Inc.: E/CN.4/1997/NGO/49, para. 8, in Commission on Human Rights, Sub-commission on Prevention of Discrimination and Protection of Minorities, Forty-ninth session, 1997].
Circa 300 tonnellate di Uranio Impoverito sono state esplose durante l'operazione Desert Storm (principalmente dai cannoni GAU-8a da 30mm degli aeroplani d'attacco A-10, ogni proiettile dei quali conteneva 272 grammi di Uranio Impoverito).
L'Uranio Impoverito viene usato anche per rinforzare la corazza dei carri armati Abrams della serie M1AX. Quando usato in questo modo, l'U.I. viene inserito a strati nel normale acciaio del carro e poi saldato. L'armatura U.I. dei carri armati della serie M1 viene chiamata Abrams Heavy Armor, o AHA. Le torrette dei carri contenenti dispositivi AHA sono marcate con una "U" (per uranio) stampata o saldata vicino al lanciagranate destro come parte del numero di serie della torretta.
Alcuni penetratori all'uranio presenti negli arsenali americani, 1998 |
||
Tipo di munizione | Sistema d'arma | peso del penetratore (*) |
M829A2 Armor Piercing Fin Stabilized Discarding Sabot with Tracer (APFSDS-T) (120mm) |
M1A1, M1A2 Tanks | 4.76 kg |
M900 (APFSDS-T) (105mm) |
M1, M60A3 Tanks | 3.85 kg |
PGU-14 Armor-Piercing Incendiary (API) (30mm) |
A-10 Aircraft | 304 g |
M919 (APDS-T) (25mm) |
M2, M3 Bradley Vehicles | 90 g |
PGU/20 (API) (25mm) | AV-8B Harrier Aircraft - Light Amphibious Vehicle (LAV) | 150 g |
MK-149-2 (20mm) | Phalanx CIWS missile defense gun | 68 g |
Molte altre armi sono candidate a contenenere Uranio Impoverito. Esse sono sottoposte al segreto militare. In un documento del 1999, vengono presentati come "candidati" alla presenza di U.I. sotto forma di penetratore o di rivestimento corazzante i seguenti sistemi d'arma:
Sistema d'arma o
|
obiettivo |
produttore |
Missile Cruise Tomahawk III | Silos corazzati, ambienti sotterranei |
USA |
BLU-107 Durandal | Distruzione di strade | MATRA (Francia) |
BLU-109/B 2000 pounds | Silos corazzati | USA |
GBU-28 Laser guided bomb | Comandi e controllo sotterranei | USA |
AGM-114 Hellfire API | Armor Piercing Incendiary | USA |
Si noti che non ci sono conferme per questi sistemi d'arma, tuttora secretati. Fonte: "Assessing the risk from the depleted uranium weapons used in Operation Allied Force", Th.E.Liolios, Apr 1999.