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Vedi anche: Speciale Cecenia su questo sito


Noi pacifisti contro i crimini di Mosca in Cecenia

Che bella coppietta Boris Eltsin e Jiang Zemin, Mosca e Pechino a braccetto sorridenti!
I capi di stato di Russia e Cina si sono incontrati nel bel mezzo della tragedia Cecena per dare un'immagine di se' rivoltante.

"Facce di culo, mani di sangue".
Questo direbbe un maleducato cittadino italiano che non ha a cuore i buoni rapporti economici che intercorrono fra aziende italiane, Russia e Cina.

Tuttavia noi pacifisti - che non siamo educati al nuovo galateo del business - non ci siamo scordati di piazza Tien An Men, la grande rivolta studentesca pacifica e nonviolenta schiacciata nel sangue. E ci vuole una notevole faccia tosta per esibire in pubblico quella faccia sorridente senza rimorsi di coscienza. Sarebbe molto piu' dignitoso mostrare le natiche e cambiare mestiere.

E ora noi pacifisti non possiamo non levare la nostra voce per le tante stragi contro i civili che l'esercito russo sta compiendo. Stragi a sangue freddo e azioni non contro "terroristi" ma contro civili inermi. Il premier russo Vladimir Putin ha dichiarato al New York Times che l'operazione militare in Cecenia usa "esattamente la stessa tattica adottata durante l'operazione Desert Storm e nei bombardamenti in Jugoslavia". Verissimo. Ed e' questo il motivo per cui oggi si balbetta qualche protesta fra i governi dell'Occidente, debole, formale e reticente come debole, formale e reticente fu la posizione di Cina e Russia durante i bombardamenti in Kossovo. Al di la' delle buffonate ("Ricordatevi che noi abbiamo la bomba atomica", ha detto l'alcolizzato), appare chiaro che le Grandi Potenze si scambiano minacce e ricatti per ottenere favori poter bombardare a piacimento e uccidere indisturbate.

In nome dei propri interessi.

Ieri in Kossovo, oggi in Cecenia.

Il copione e' lo stesso, cambiano le vittime. Ma noi stiamo dalle parti delle vittime, al di sopra degli interessi commerciali che oggi spingono le potenze occidentali a dire "Niente sanzioni economiche". Mosca e Pechino possono stare tranquille, i soldi contano piu' del dolore. E l'alcolizzato puo' mostrare la proprie natiche facciali al mondo.

Ma se questo spettacolo osceno non e' di nostro gradimento, ecco allora un posto dove far sentire la voce di chi adesso non ha voce

AMBASCIATA DELLA FEDERAZIONE RUSSA
via Gaeta 5 - Roma
tel. 06 49 41 649, 06 49 41 680, 06 49 41 681

Gia' nei giorni scorsi i gruppi pacifisti hanno manifestato. Occorre proseguire.

Abbiamo creato un'apposita bacheca (linkata in home page) per tutti i "naviganti solidali" che vogliano segnalare le proprie iniziative "incollandole" direttamente su web come se fossero locandine

  http://dante.bdp.it/cgi-bin/poseidon_v2.0/reflect/poseidon/disc/peacelink-ba checa

e ci piacerebbe che le iniziative contro la guerra in Cecenia fossero le prime ad essere segnalate.

"Quanti non godono nell'uccidere gli uomini
possono unificare il mondo"

Meng-Tzu
filosofo cinese (372-289 a.C.)

Alessandro Marescotti