Settantotto giorni di Bacheca Antiguerra

>> L'elenco completo di tutti i documenti pubblicati in questi 78 giorni

>> Aiuta PeaceLink a mantenere in piedi la bacheca pacifista

Il 24 marzo scorso la Nato iniziava i suoi bombardamenti sulla Serbia. In Italia e nel mondo molti movimenti per la pace manifestavano attraverso appelli, lettere, comunicati, manifestazioni, presidi, tende, catene per la pace. PeaceLink ha cercato di informare e collegare tra loro i movimenti pacifisti (PeaceLink significa "legame di pace") fermando l'orologio del sito al 24 marzo e iniziando a pubblicare tutto cio' che veniva prodotto in Italia per fermare questa assurda guerra.

PeaceLink alla marcia Perugia Assisi del 16 maggio Dopo pochi giorni dall'inizio dei bombardamenti una scritta posta in cima alla homepage del sito di PeaceLink recitava:

PeaceLink in questi giorni dedica tutta la sua Homepage
alle iniziative contro la guerra e perché sia pace subito".
Per andare alla solita Homepage di PeaceLink cliccate qui.

Presto ripristineremo la vecchia homepage per continuare a collegare, documentare, informare non solo sulla guerra in Kossovo ma anche su tutte le tematiche del mondo ecopacifista.
Gia' negli ultimi giorni avevamo inserito la sezione NEL FRATTEMPO per pubblicare altre importanti informazioni e appelli.

Vogliamo pero' raccogliere il lungo elenco di pagine pubblicate durante tutti i settantotto giorni di guerra come testimonianza, come memoria storica.
Stiamo gia' pensando alla realizzazione di vari dossier e documenti cartacei tratti da questa documentazione che ha visto rinascere il movimento pacifista in Italia, pur con le sue mille sfaccettature, perche' crediamo che sia una risorsa davvero importante per essere persa per strada dopo la fine dei combattimenti.

"La pace e' una risorsa troppo importante per lasciarla nelle mani dei militari", scrivevamo durante la guerra, ma lo e' anche per lasciarla cadere nel vuoto. La pace si costruisce giorno dopo giorno con le piccole azioni, con l'educazione alla pace come scrive Ivan Dalla Mea nel suo bellissimo articolo pubblicato in questi giorni.

Non smobilitate. Ora c'è molto da fare