Proposte emerse dalle assemblee tenute presso la Libera Università delle Donne di Milano, Aprile 1999 Ti preghiamo di leggere e di inviare un segno di adesione o eventuali altre proposte al seguente indirizzo e-mail: universitadelledonne@iol.it oppure al numero di fax: 02 6597727. Intendiamo organizzare in modo non simbolico la "rivolta" delle donne contro questo conflitto. Per noi è importante contrastare i due aggressori protagonisti di questa guerra: la Nato, a cui ci lega la nazionalità, e Milosevic. Non abbiamo alcuna intenzione di scegliere il silenzio o un generico umanitarismo. Concordiamo con il documento della scuola di politica Hannah Arendt e di altre organizzazioni non governative, che chiede l’immediata cessazione dei bombardamenti e delle violenze. Concordiamo con Rossana Rossanda che è urgente, oggi, non domani, mobilitarsi per fermare questa guerra. Intendiamo: - organizzare forme di disobbedienza civile (ad esempio, autoriduzione delle tasse per non aderire a nessuna forma, anche mascherata, di "crediti di guerra"); - comunicare alle istituzioni e alla società civile che nel caso di inizio della campagna di terra, noi daremo avvio ad una campagna di invito alla diserzione; - segnalare alle parlamentari in modo molto netto che l’adesione dell’Italia a questa guerra mette in crisi il nostro riconoscimento e la nostra delega alle forme istituzionali delle democrazie europee e di quella italiana (vedi art. 11 della nostra Costituzione). Molte di noi, infatti, hanno rinviato a Palazzo Chigi il certificato elettorale per il referendum citando il suddetto articolo. Se la guerra non sarà cessata prima del 13 giugno e se entro quella data non saranno iniziati i negoziati per una soluzione diplomatica della crisi jugoslava, ci sarà molto difficile esprimere un’adesione elettorale al parlamento europeo. E questa volta, a differenza della passata scadenza elettorale (referendum), avremo tutto il tempo per organizzare collettivamente ed esplicitamente questa azione. Invitiamo ad organizzare questa e altre azioni che esprimano efficacemente la nostra opposizione alla guerra e servano a boicottarla nei fatti, attraverso le forme che insieme vogliamo individuare. COSTRUIAMO UNA DIMENSIONE INTERNAZIONALE PER LE NOSTRE AZIONI. FACCIAMO CIRCOLARE QUESTE ED ALTRE PROPOSTE (Si prega di dare la massima diffusione a questo documento) e-mail: universitadelledonne@iol.it fax: 02 6597727. 2) Vi prego, poi, di pubblicare sul vostro bollettino la notizia di questa iniziativa milanese (di cui vi avevo già informato il 16/4, ma che, mi sembra, non sia ancora comparsa su Peacelink News) INIZIATIVA CONTRO LA GUERRA A MILANO Si è formato a Milano un COMITATO PERMANENTE CONTRO LA GUERRA NEI BALCANI E IN EUROPA , di cui alleghiamo il documento costitutivo con la lista delle adesioni finora pervenute. La sua prima iniziativa è UN PRESIDIO PERMANENTE, attraverso una tenda in Largo Cairoli, all'imbocco di Via Dante, dove, dal 15/4 si tengono varie attività di sensibilizzazione e di mobilitazione. Associazioni e singole persone sono invitate a dare il loro contributo di partecipazione e di idee. ----------------------------------- COMITATO PERMANENTE CONTRO LA GUERRA NEI BALCANI E IN EUROPA FERMIAMO LA GUERRA, FERMIAMO I MASSACRI I bombardamenti Usa e Nato, con la diretta partecipazione dell'Italia, sulla Repubblica Jugoslava hanno scatenato di nuovo la guerra in Europa, una guerra che rappresenta un salto di qualità nella politica di supremazia degli Stati Uniti sul mondo e sulla stessa Europa. Una guerra che produce una catastrofe umanitaria attraverso l'uso di bombardamenti aerei che colpiscono la popolazione civile, e la cui continuazione porterà necessariamente ad un allargamento dei conflitti con esiti non prevedibili. Questa aggressione non solo non ha risolto la questione kosovara, ma l'ha aggravata, alimentando gli odi etnici, provocando un'intensificazione della repressione e l'esodo in massa di profughi. Una guerra che si fonda su una grande menzogna: non si tratta infatti dell'uso della forza per "difendere i deboli"; i deboli, le popolazioni civili, sono ancora una volta le vittime, e la difesa del diritto all'autodeterminazione della popolazione del Kosovo non è certo l'obiettivo dei bombardamenti (che sono fatti dagli stessi che violano i legittimi diritti di altri popoli, dal Kurdistan alla Palestina, al Chapas). Chi non si rassegna al massacro, alle pulizie etniche e alla guerra, chi non crede nel destino del pensiero unico, chi non crede nei gendarmi e nei giustizieri mondiali, ha il dovere di alzare la voce e il compito di agire risolutamente. Per questo formiamo un Comitato permanente contro la guerra nei Balcani e in Europa che, attraverso varie iniziative, chiede: - la fine immediata dei bombardamenti sulla Repubblica Jugoslava e l'immediata dissociazione dell'Italia dalle operazioni militari, con il veto dell'uso del suo territorio per tali operazioni; la fine delle operazioni militari serbe in Kosovo e lo spiegamento di forze di pace Onu e Osce nell'area: - la ripresa immediata dei negoziati a partire da un accordo che riconosca i diritti di tutti i popoli dell'area su base democratica; - la convocazione di una conferenza di pace internazionale sui Balcani, sotto l'egida dell'Onu; - un impegno concreto e immediato dei paesi europei per l'aiuto e la solidarietà ai profughi di guerra; - una discussione, in primo luogo nel nostro paese, che riveda la funzione della Nato e la permanenza delle sue basi in Europa; - la fine del militarismo, la conversione delle spese militari in spese sociali, la riduzione e il controllo del complesso militare-industriale che produce profitto per pochi e danni e morti per la maggioranza dell'umanità, la fine del commercio delle armi, in particolare con paesi che le usano per la repressione interna. ADESIONI Associazione Punto Rosso, Comitato Golfo, Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, C.S. Leoncavallo, Lega Obiettori di coscienza, Donne in Nero, Associazione Ya Basta!-Lombardia, Salaam Ragazzi dell'Olivo, Sin Cobas, Sinistra Verde, Gruppo Cons. Verde Comune di Milano, Gruppo Cons. Prc Comune di Milano, Rivista AlternativeEuropa, Rivista Guerre&Pace, Federazione Prov. Partito della Rifondazione comunista, Convenzione per l'Alternativa, Associazione Cile-Lombardia, Comitato di Solidarietà con il Kosova, Cipec-Casa dei diritti, Il Ponte della Lombardia, Coordinamento Pace di Cinisello Balsamo, Radio Onda d'Urto, Collettivo Lsd Politecnico, Giovani Comunisti Milano, Pax Christi-Milano, Cric- Milano, Circolo Anpi "Bigoni", Collettivo Controcorrente, Beati costruttori di Pace, Casa dei popoli e delle Culture, Filef, Lega per i diritti dei popoli, Associazione Italia-Nicaragua, Argentina democratica, Federazione Provinciale RdB, Opera Nomadi, Ass. Cult. Canto Sospeso, Alternativa Sindacale Cgil, Gruppo Apolidia, Libera Università Popolare, Centro Cult. Concetto Marchesi, Forum delle Donne del PRC, Associazione Italia-Cuba, Associazione Azad, Terre di Mezzo, Il Giornale della Natura, Associazione Tatavasco, Partito Umanista, Osservatorio di Milano, Radio Dreyeckland-Friburgo,Naga, Assopace Milano, Banda degli ottoni a scoppio, Cascina autogestita Torchiera, Arci Metromondo PER INFORMAZIONI E ADESIONI Associazione culturale Punto Rosso tel. 02-874324, fax 02-875045, e-mail: puntorosso@iol.it Comitato Golfo tel. 02-58315437, fax 02-58302611, e-mail: comitato.golfo@agora.it C.S. Leoncavallo-Ya Basta! Lombardia tel. 02-6705185, fax 02-6705621, e-mail: csleo@tin.it Grazie, buon lavoro Patrizia Damiano e-mail oxala@tiscalinet.it