Ad alcune riviste particolarmente impegnate per i diritti umani

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affinché riprendano le pubblicazioni di "Lacio drom"

Cari amici, egregi signori,

mi prendo la libertà di scrivervi questa lettera per sottoporre anche alla vostra attenzione una questione che ritengo di grande importanza.

Come forse già sapete, la bellissima (e a mio giudizio utilissima) rivista del Centro Studi Zingari "Lacio drom", che per trentacinque anni grazie alla dedizione di Mirella Karpati ha costituito la più qualificata fonte di conoscenza e un fondamentale luogo di incontro sia per gli studiosi di cultura zingara, sia per quanti sono impegnati per i diritti dei popoli nomadi e viaggianti, ha dichiarato con l’ultimo fascicolo del 1999 la cessazione delle pubblicazioni.

Sulle pagine di "Lacio drom" è stato possibile leggere non solo testi magnifici della cultura zingara; non solo eccellenti studi linguistici, storici ed antropologici, letterari, di musica e di arte; ma anche leggi e circolari, documenti delle istituzioni internazionali e deliberazioni degli enti locali; ed ancora: notiziari, cronache attente e partecipi, recensioni e bibliografie: una rivista unica per autorevolezza e vivacità, per rigore e completezza di documentazione, per impegno limpido e indefesso.

La direttrice della rivista, la prestigiosa studiosa Mirella Karpati, aveva annunciato la prospettiva della cessazione delle pubblicazioni già diversi mesi fa, con un laconico e vieppiù commovente scritto apparsa nel fascicolo di "Lacio drom" n. 2/99 di marzo-aprile; nell’ultima pagina del fascicolo 6/99 conferma la conclusione dell’esperienza.

Ma è una conclusione a cui credo non ci si debba rassegnare: Mirella Karpati aveva sollecitato (con i modi pudichi e squisiti che le sono propri) un segnale di interesse, e indicato la necessità -stanti la sua età non più verde e le sue condizioni di salute non floride- di collaborazioni e sostegni.

Credo che se tutti facessimo uno sforzo di riflessione e ricerca e da ciò conseguisse che si trovassero oggi possibilità inesperite di sostegno e collaborazione, "Lacio drom" potrebbe riprendere le pubblicazioni e tanto la comunità scientifica internazionale, quanto le persone impegnate per i diritti umani, quanto -e forse soprattutto- i popoli nomadi e viaggianti, potrebbero avere ancora uno strumento di conoscenza, un vademecum per l’impegno, un punto di riferimento, che non esito a definire necessario.

Cari amici, egregi signori,

mi sono permesso di scrivervi questa lettera in forma assolutamente personale, senza altro titolo di quello di semplice lettore ed estimatore di "Lacio drom", per chiedervi:

1. che ne pensate di questa vicenda;

2. se avete qualche idea per procurare un sostegno finanziario ed eventuali collaborazioni pratiche alla rivista (ad esempio da parte di istituzioni pubbliche, fondazioni, Università, associazionismo culturale, editori);

3. se potete scrivere una lettera a Mirella Karpati per farle sentire il sostegno morale e la gratitudine dell’intera comunità degli studiosi e delle persone impegnate per i diritti umani per quanto ha fatto;

4. se non conoscete "Lacio Drom" vi pregherei di farvene inviare qualche fascicolo;

5. in ogni caso vi pregherei di contattare Mirella Karpati, presso il Centro Studi Zingari, via dei Barbieri 22, 00186 Roma.

Vi ringrazio fin d’ora per la vostra attenzione.

Cordialmente,

Peppe Sini

responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 9 febbraio 2000

Mittente: Peppe Sini, str. S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax 0761/353532