Depleted Uranium
- Comportamento
delle munizioni all'Uranio Impoverito in condizioni di
combattimento
e possibilità di contaminazione radioattiva delle persone e
dell'ambiente - (1)
Quando un penetratore all'uranio impatta su un obiettivo, o quando un carro armato con corazzatura all'uranio o munizioni U.I. prende fuoco, parte dell'Uranio Impoverito brucia e si ossida in piccole particelle. I penetratori all'Uranio Impoverito che non colpiscono l'obiettivo possono rimanere sul suolo, essere sepolti o rimanere sommersi nell'acqua. Questi penetratori "spenti" si ossideranno nel corso del tempo, disgregandosi in polvere di uranio. L'ossidazione di un penetratore nudo (che abbia cioé perso il suo rivestimento) avverrà molto più rapidamente in acqua o in un ambiente umido.
La grandezza delle particelle di uranio create, la facilità con cui esse possono essere inalate o ingerite e la loro capacità di muoversi attraverso l'aria, la terra, l'acqua o nel corpo di una persona dipendono dalla maniera in cui si è polverizzato l'Uranio Impoverito metallico. I test dell'US Army hanno dimostrato che quando un penetratore all'Uranio Impoverito colpisce un obiettivo, dal 20 al 70 % del penetratore brucia e si ossida in piccole particelle. Ciò significa che a seguito dell'impatto di un penetratore all'Uranio Impoverito da 120mm contro un bersaglio corazzato si liberano tra 2 e 7 libbre (0.9 - 3 kg) di polvere di uranio radioattiva ed altamente tossica. Un carro armato colpito da tre di queste munizioni e l'area attorno ad esso potrebbero essere contaminati da 6-21 libbre (3-9 kg) di polvere di uranio. Naturalmente la polvere prodotta da un impatto iniziale potrebbe essere rimessa in sospensione da impatti successivi. Esplosioni di test e studi sul campo hanno mostrato che la maggior parte della polvere di uranio prodotta dagli impatti finisce per depositarsi entro un raggio di 50 metri dal bersaglio (vedi figura).
Un carro colpito da munizioni UI. Il colore nero è caratteristico dell'Uranio ossidato.