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Ciao a tutti, Sono ancora ad Osasco, e sto preparando lo zaino per la grande traversata che mi porterà a Brasilia. Di questa città mi si dice che é spaventosamente secca, ed in questa stagione viene spazzata da un vento fortissimo. Evelaine, la compagna che mi ha invitato al Congresso e che forse ospiterà me ed Alessandra, proviene da Rio, e non può parlare di Brasilia se non criticandone lassenza di alberi e la bruttezza degli edifici. Ma non lasciamoci convincere, siamo un po ottimisti! Per adesso ovunque sono stato mi sono trovato benissimo, ho incontrato persone simpaticissime e degnissime, ho visitato realtà di lotta meravigliose, ed ho visto luoghi stupendi. Dove mi sono trovato particolarmente bene è a Curitiba, in casa della regista Bérenice Mendez. Si tratta di una vecchia casa coloniale a due piani, in legno, col tetto a punta, molto ornata, alla maniera curitibana, con un gran giardino in cui pascono, corrono, guaiscono, latrano, ringhiano, fiutano e scagazzano otto bellissimi cani. In fondo al giardino c´é unaltra costruzione che ospita una sala per le riunioni ed un locale con molte macchine per il montaggio e la lavorazione dei film. Nella casa oltre a Bérenice, che è unaffermata regista compagna sulla quarantina, di grande cultura, vive anche Jeanine, che è una specie di "ragazza alla pari": figlia di amici di famiglia di Bérenice, che abitano nel territorio, in provincia, in cambio di vitto e alloggio svolge compiti di segretaria e di assistente, mentre frequenta un "cursinho" per tentare di passare il "vestibular" allUniversità Federale del Paraná. Questa del vestibular è unaltra delle meraviglie del sistema classista di questo paese: poiché la Costituzione dice che listruzione è un bene di tutti, lo stato fornisce ai cittadini gratuitamente scuole dei due ordini infrauniversitarii (primo e secondo), ed anche università statali e federali, la cui frequenza é gratuita (e fin qui sembra buono, migliore del nostro che rapina allo studente due milioni allanno). Ma poiché le università sono gratuite, in base ad un ragionamento che ancora non mi é chiaro, cé un rigidissimo numero chiuso per tutte le facoltà, e si accede solo superando un esame di ingresso difficilissimo, appunto il vestibular. Tanto esso é peso che i soli che riescono a superarlo sono quelli che si sono ben guardati dal frequentare le scuole statali, peraltro scasse e male in arnese, ma hanno fatto ricorso a istituti privati di grande prestigio, efficienti, e costosissimi, cioè i rampolli della borghesia, od al limite quelli che pur frequentando le statali, potevano fare ricorso ad uno sfondo familiare già ricco di cultura e di mezzi di istruzione non scolastici, il che non é il caso della maggior parte degli aventi diritto allo studio. Uno/ -a /-um esce da scuola e tenta un vestibular, uno a caso, tanto le probabilità di passare sono 1 contro 600 (sul serio! Peggio di un concorso statale), ed in genere lo canna. Poi, a seconda di quanti soldini ha da parte, può optare tra una vasta gamma di università private: ce ne sono di tutti gli indirizzi, di tutte le tendenze e confessioni, e per quasi tutte le tasche, più o meno serie e più o meno riconosciute. Oppure, se non ha fretta, o se non ha abbastanza denaro, può iscriversi ad un "cursinho", che è una scuola privata in cui si studia per alcuni mesi proprio per passare il vestibular, come in quei corsi organizzati dai sindacati, da noi, quando cé un concorso pubblico. Ed intanto può lavoricchiare ed accumulare denaro, o semplicemente sopravvivere, come fa Jeanine. Aspetta il prossimo vestibular, ed intanto studia nel cursinho. Cosa studia? Bè un po di tutto, perché il vestibular è come una specie di maturità: di tutto un po, e può uscire di tutto. Così la gente sostanzialmente perde tempo, anche quando è intelligente e colta, come Jeanine, che sta facendo tutto il giro per la seconda volta, ed ora ristudia le stesse palle di matematica elementare, di chimica di base, di letteratura, eccetera. Il sistema universitario brasiliano sembra fatto apposta per ritardare la formazione di figure di cui pure il paese ha molto bisogno, in nome della discriminazione classista. Salvo qualche eccezione di proletario veramente testacchione, le università sono piene di ricchetti e fighetti. E si vede: ho fatto un giro alla Federale, e sono andato, col compagno Serginho, a fare due chiacchiere con un tizio di un comitato universitario molto istituzionalizzato, che gestisce alcune cose, tra cui la mensa (che comunque é tre volte meno cara che a Bologna) e gli accessi agli studentati (anche su questi non cè confronto con gli studentati di lusso per pochi eletti che abbiamo noi). Era uno studente di fisica, e la prima cosa che ci ha detto è stata che loro non hanno relazione alcuna con i movimenti sociali, né con i partiti politici, né con i sindacati, perché le lotte degli studenti sono solo e soltanto studentesche. Loro non occupano palazzi, né organizzano blocchi stradali. Loro non turbano la quiete pubblica dei Curitibani, che sennò potrebbero accigliarsi e non capire i contenuti della protesta. Solo fanno banchetti informativi, e fanno pressione con civiltà sui gruppi accademici e sul rettore, con cui peraltro ora hanno ottimi rapporti, per conseguire grandi conquiste sulle quali non ho avuto il coraggio di approfondire il discorso. Peggio della massa di bovi che ha invaso Bologna! Mi sembra di sentire gli Impegnini! Intanto tutti i professori, gli impiegati universitarii, ed i bidelli del Paraná hanno fatto uno sciopero di 45 giorni, rivendicando aumenti salariali (hanno perso il 64% del potere dacquisto in 6 anni!) e miglioramenti nelle condizioni di lavoro, e non hanno ottenuto niente, né un soldino, né una concessione, ma soprattutto non hanno avuto la solidarietà degli studenti, preoccupati solo del recupero estivo che saranno costretti a fare. Bérenice ora sta lavorando alla campagna elettorale di un amico del PMDB, che è un altro partito di sinistra, che nazionalmente è più a destra del PT, ma che qui in Curitiba ha proposte più radicali. Benché le elezioni siano solo in ottobre i tempi sono strettissimi: cè da preparare una trasmissione per lo spazio video che ogni candidato ha a disposizione, e questa è una cosa importante, dato che i nomi e i numeri che sono offerti allelettore sono tantissimi. Ogni partito può candidare un sindaco ed il doppio del numero degli assessori e dei consiglieri, ed essendoci consigli comunali di 60 persone, e più di venti partiti, subito si giunge al caos. Fanno spesso riunione in casa, ed io approfitto per sbirciare. Il candidato é un tipo simpatico, con unaria paterna, di nome Mauricio. Ci si chiama sempre per nome, in Brasile, anche in conversazioni rispettose. Quando dico che sono italiano comincia a parlare male di Berlinguer, ragion per cui mi sta ancora più simpatico. Sembra uno del popolo, che ha vissuto a contatto con i lavoratori. I suoi amici e compagnucci invece, che tanto affascinano Bérenice, mi danno lidea di essere molto intellettuali, e fan discorsi da sociologi. Uno ad esempio ha fatto un intervento di mezzora sulla "relazione domicidio a Curitiba", dicendo che, dato che è aumentato il numero di omicidii in cui la vittima non conosce lassassino, questa relazione ha cessato di essere personale, e si è uniformata al resto della vita alienata della gente. Interessante, per carità, e sarà anche vero, ma di una tale scienza che ce ne facciamo? Come la inseriamo in un programma elettorale ed in una trasmissione di venti o trenta minuti? Cè ben altro da dire e da fare in questo paese! Trovo più concretezza nella segreteria statale dellMST, dove un compagno di nome Luiz mi spiega come funziona il sistema cooperativo del Movimento. Qui si é sviluppata la prima cooperativa zootecnica, sulla spinta delle lotte sociali degli anni 60. La costruzione di una diga sul fiume Iguaçul spazzò via migliaia di piccoli contadini, poco prima attirati lì da altre regioni con gli incentivi per la colonizzazione e la deforestazione. Non cè da fidarsi di queste colonizzazioni promosse dallo stato, che infatti poi si trasformano in affari per le multinazionali. Grilleros e pistoleros cacciarono chi resisteva. La Commissioni Pastorale della Terra allora organizzò gli smammati, fino che, nel 1984 a Cascavel si raccolse il primo nucleo dei Sem Terra. Il primo Congresso nazionale del Movimento fu a Curitiba nell85, e servì a coordinare le lotte isolate dei tanti gruppi di protesta agraria. Da allora per tre anni il movimento si limitò a fare un catasto, in cui segnalava allINCRA i terreni sottoutilizzati. Chiedevano lapplicazione di una legge desproprio già esistente, lo "statuto della Terra", che ne permetteva lesproprio. Non bastava e non dava risultati: cominciarono gli accampamenti di denuncia ai lati delle autostrade, e la controinformazione. Ancora non si conseguì niente, e partirono le occupazioni. Oggi sono accampate nel Paraná 8.000 famiglie, ed insediate 14.000 Il problema di come impiegare la produzione sorse da subito. Il Movimento dibattette se non era il caso di fare azioni separate tra insediati ed accampati, ma poi si risolse a mantenere lunità di lotta. Nell87 crearono circa 200 associazioni per gestire macchine e trattori, e fare un po di compravendita, ma le carenze amministrative e la mancanza di trasparenza nella gestione ne limitavano lefficienza. Il Movimento allora studiò cosa succedeva allestero: Cuba, URSS, Israele, e poi fondò il Sistema Cooperativo di Insediamento (SCA). Nel 92 si costruì una coop di coordinazione a livello statale (CCA/PR), e cé allo studio una specie di Legacoop nazionale. Tutto ciò elevò il guadagno del produttore e la qualità della merce. Si produce farina di manioca e di miglio, chimarrão, mate (che va anche in Italia e Germania, già confezionato con le scritte in italiano ed il simbolo della CTM), prodotti da conserve, latte e latticini (da quando la coop ha il camion refrigerato il guadagno per il socio é passato da 8 R$ per litro, che é il prezzo di mercato, a quasi 30! Che significa metter le mani sulla tecnologia!) Tutti i prodotti sono biologici, anche se non per tutti la coop ha potuto sostenere gli alti costi di certificazione. Ma le promesse sono buone. Ora la nuova idea é quella delle cooperative di consumatori nelle grandi città, un po come è da noi il commercio equo. Le varie coop regionali si scambiano i prodotti tra loro, affinché in tutto il paese il consumatore possa godere della grande diversificazione naturale. Per la verità non tutti gli insediati conferiscono alle coop. Ci sono dei commercianti locali, "traversadores", che girano col camion per comprare i prodotti. Linsediato ha facoltà di fare quello che vuole, e di vendere al prezzo che più gli conviene, ma alla lunga tale commercio va alienando il movimento dalla produzione, facendone saltare parzialmente uno dei fini, che rimane quello della difesa del produttore e del consumatore. Problemucci di concorrenza ci sono anche con alcuni privati. Classico fu il caso di una ditta che operava tra Brasile, Argentina e Paraguai, con la storia del Mercosul: comprava latte scadente liofilizzato per alimentazione animale, e lo reidratava, lo miracolava burocraticamente facendone latte ufficialmente ottimo, e poi lo rivendeva in Brasile. Vabbé, ma in ogni caso, anche senza malizia, la concorrenza casearia dellArgentina è comunque molto forte. Dopo leconomia il compagno Luiz passa al sentimento: mi racconta che lanno passato, per protestare contro una serie di sgomberi molto violenti, un grosso gruppo di Sem Terra occupò la piazza erbosa antistante il Palazzo del Governo, il Senato, ed il Tribunale, a Curitiba. Si accamparono e vissero lì per quatto mesi, e poi furono sgomberati dalla "tropa de choque", con uno schieramento di 5 pulotti per ogni occupante, elicotteri e blindati. Mi mostra le foto dellaccampamento, e cé quasi da commuoversi. Poi mi racconta della repressione, e del "carcere preventivo" cui alcuni compagni sono sottoposti, neanche fossero hooligans. Benché la città sia piuttosto destrorsa, lMST ha qui rapporti con centri di studio di ogni tipo, ed é molto bene accetto quasi ovunque. In particolare da Cattolici e Luterani. I compagni mi fanno visitare un centro in cui questi ultimi insegnano linformatica gratis alla gente per un discorso sulla democratizzazione del sapere. Interessante. Cari compagni, ora vi saluto, e finisco lo zaino. Devo dire che sentirò un po di saudade per questa canonica in cui io, il cugino primo dellanticristo, ho trovato tanti compagni e così tosti, in questo paese che mi fa dubitare delle leggi fisiche. Quando entrerò in possesso di un computer vi scriverò. Ciao GIOVANNI
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