Sabato 27 giugno, alle 10.30 di
mattina, la polizia postale di Bologna si è presentata
dal provider che ospita il server di Isole nella Rete con
questo decreto
di sequestro.
Procura
della Repubblica
presso la Pretura Circondariale di Vicenza
Decreto di sequestro preventivo
(artt. 321.3-bis c.p.p.)
Il
Procuratore della Repubblica, dott. Paolo Pecori
Visti gli
atti delle indagini preliminari del procedimento
n.1079/98 - MOD 44-05;
al delitto di
diffamazione continuata, reato p. e p. dall'art. 81 cpv.
l e 2 - 595 CP per avere offeso la reputazione della
agenzia di viaggi TURBANitalia srl di Milano. inserendo,
con piu' azioni esecutive di un medesimo criminoso, sulla
rete INTERNET in un sito avente il seguente indirizzo.
ECN org/list/movimenti/MSG.00950 Htlm, sotto il titolo
"Solidarieta' al popolo kurdo - Boicottiamo il
turismo in Turchia" - la frase seguente: "tra
l'altro e' risaputo che agli affari della Turban e'
direttamente interessata l'ex premier Ciller, ispiratrice
degli squadroni della morte che hanno provocato la morte
di centinaia di oppositori, kurdi e turchi. Invitiamo
quindi a boicottare le agenzie di viaggi che offrono i
tours della Turbanitalia". In Vicenza, dal gennaio
1998 sino alle data odierna. Reato tuttora in viadi
esecuzione.
Che tale
delitto risulta allo stato provato: a) dalla stampa delle
pagine che si leggono sul sito web di INTERNET,
accessibile mediante l'indirizzo indicato nel capo di
accusa; b) che tale pagina web risulta essere stata
negoziata presso un provider avente sede nella citta' di
Bologna, e precisamente pressn la DS LOGIC srl con sede
in Bologna, via S. Felice n. 98;
considerato
che appare assolutamente necessario ed urgente, al fine
di
impedire ulteriori danni alla p.o. e querelante soc.
TurbanItalia srl nonche' la commissione di ulteriori
delitti di diffamazione del medesimo tipo, impedire la
protrazione della lettura di tale messaggio agli utenti
di INTERNET,
che tale
risultato puo essere ottenuto sequestrando presso il
predetto provider soc. XXX tutte le attrezzerie
utilizzate per diffondere via Internet il messaggio
diffamatorio allegato al presente prowedimento;
che la
straordinaria urgenza della protezione da accordare alla
querelante - danneggiata giorno per giorno dalle frasi
leggibili sul dito web sopra indicato -con consente di
attendere il provvedimento del Giudice;
P.Q.M.
visto l'art.
321.3 bis c.p.p.
ordina
il sequestro
preventivo - presso la XXX - (ovvero altrove se esse si
trovino in altro luogo, a disposizione della stessa
società) - di tutte le attrezzature usate per diffondere
sul sito web il messaggio diffamatorio indicato nel
foglio allegato al presente decreto di sequestro; o - in
alternativa a quanto sopra indicato - ordina il sequestro
del contratto in base al quale il detto provider esegue
la propria prestazione, purché cessi in ogni caso la
diffusione via Internet del messaggio diffamatorio qui
allegato.
Con riserva
di inviare all'indagato (in via di identificazione) la
necessaria informazione di garanzia.
DELEGA
per
l'esecuzione il Compartimento di Polizia Postale
dell'Emilia e Romagna di BOLOGNA, con facoltà di
sub-delega.
Vicenza,
23/06/1998
Il pubblico
ministero
Paolo Pecori
Procuratore della Repubblica
Il "messaggio in oggetto", postato sulla mailing list
cslist, è il seguente:
solidarietà al
popolo kurdo
From:
"Collettivo Spartakus" <sparta@goldnet.it>
Subject: solidarietà al popolo kurdoDate: Fri, 16 Jan
1998 01:47:06 +0100
SOLIDARIETA' AL
POPOLO KURDO
BOICOTTIAMO IL TURISMO IN TURCHIA
Ogni lira
data al regime turco con il turismo è una pallottola in
più contro i partigiani, le donne, i bambini kurdi;
questo bisogna dirlo forte e chiaro per non rendersi
complici del tentativo di genocidio operato dallo stato
turco contro il popolo curdo.
In
coincidenza con i periodi estivi e natalizi su alcuni
quotidiani e settimanali è riapparsa la pubblicità a
piena pagina della Turbanitalia che invita a visitare
"la Turchia più bella". Eppure dovrebbe essere
ormai di dominio pubblico quante e quali siano le
ripetute violazioni dei Diritti Umani operate dal regime
turco, soprattutto contro il popolo curdo: torture nelle
caserme e nei commissariati, detenzioni illegali,
sparizioni di oppositori ad opera di veri e propri
squadroni della morte parastatali...per non parlare
dell'occupazione da parte dell'esercito turco del
Kurdistan "iracheno" con bombardamenti di
villaggi e campi profughi. L'invito della Turbanitalia ai
tours e soggiorni al mare nella "Turchia più
bella" è decisamente un pugno nello stomaco se
confrontato con le notizie che quasi ogni settimana
giungono dalle zone martoriate del Kurdistan. Nel
Kurdistan "turco" 25 milioni di persone vivono
sotto il giogo di 500.000 soldati e per mantenere la sua
"guerra sporca" contro questo popolo lo stato
turco fa affidamento soprattutto sulla valuta pregiata
del turismo che frutta ogni anno oltre dieci miliardi di
dollari. Non esiste città turca nelle cui prigioni non
si torturi, nei cui dintorni non sorgano bidonvilles di
sfollati dai 3500 villaggi curdi distrutti. Le proteste
dei prigionieri vengono regolarmente represse a colpi di
spranga e i familiari riescono con difficoltà a farsi
restituire i cadaveri. Intanto nei campi profughi
assediati dall'esercito e da miliziani filoturchi i
bambini muoiono di stenti. Anche recentemente l'utilizzo
del napalm da parte dell'aviazione turca (forse gli
stessi piloti che vengono addestrati nelle basi NATO del
Veneto) ha provocato vittime soprattutto tra i civili. In
questo deserto di repressione e sofferenza i paradisi
turistici decantati da Turbanitalia sono soltanto oasi
blindate. Tra l'altro è risaputo che agli affari della
Turban è direttamente interessata l'ex premier Ciller,
ispiratrice degli squadroni della morte che hanno
provocato la morte di centinaia di oppositori, kurdi e
turchi.
Invitiamo
quindi a boicottare le agenzie di viaggi che offrono i
tours in Turchia e anche i giornali che li pubblicizzano,
come gesto di solidarietà verso un popolo fiero e
perseguitato.
Lega per i Diritti e la Liberazione dei Popoli (sez. di Vicenza)
Collettivo Spartakus
Per adesioni: Tel/fax/segr.:0444/301818
e-mail:sparta@goldnet.it
f.i.p Via Quadri, 75
Vicenza, 12 gennaio 1998
Perchè siete su queste pagine?
Dov'è il server di Isole nella rete, che rispondeva
all'indirizzo http://www.ecn.org?
Sabato 27 giugno alle 10.30 di
mattina il server internet di Isole Nella Rete,
l'associazione no-profit che fornisce spazio e
comunicazione a centri sociali, organizzazioni e radio di
movimento, associazioni di base e di volontariato
sociale, è stato posto sotto sequestro
dalla Polizia Postale di Bologna. Da oggi quindi, e non
sappiamo per quanto tempo ancora, il server non
risponderà più all'indirizzo http://www.ecn.org, non saranno più visibili le
pagine web, né potranno essere disponibili i servizi di
posta elettronica che hanno permesso in questi anni di
costruire una fitta rete di solidarietà fra vasti
settori del movimento e dell'autorganizzazione.
Il sequestro
è avvenuto nei locali del provider che ospitava il
server, su ordine del Pubblico Ministero della Procura di
Vicenza Paolo Pecori ed è stato eseguito dagli ufficiali
di Polizia Postale del Compartimento di Bologna.
Si tratta di
un sequestro preventivo ipotizzante il reato di
diffamazione continuata ai danni di una agenzia di
viaggi. Motivo del sequestro sarebbe la pubblicazione web
di un messaggio inserito da un collettivo di Vicenza,
fedele trascrizione di un volantino stampato su carta e
normalmente distribuito in pubblico. Questo messaggio è
stato originariamente inviato a una lista di discussione
(cslist) ospitata dal server di Isole Nella Rete e
successivamente - in modo automatico come normalmente
avviene - pubblicato sul web.
Sebbene il
decreto di sequestro non citi espressamente ancora
nessuna persona formalmente indagata, il magistrato ha
evidentemente ritenuto l'associazione Isole Nella Rete
responsabile per il contenuto di quanto ospitato sul
proprio server Internet. La questione della
responsabilità dei provider è in realtà materia di
discussione accesissima in tutto il mondo e ben lontana
dall'essere risolta. L'orientamento prevalente sembra
tuttavia essere quello di NON considerare i provider
responsabili dei contenuti che veicolano, se non altro
per ragioni di possibilità tecniche e di convenienza
commerciale.
L'ordine di
sequestro dell'intero server, inoltre, appare
assolutamente inaudito poiché riguarda un servizio
utilizzato da migliaia di utenti italiani e di ogni parte
del mondo, del tutto estranei alla vicenda che ha portato
a ipotizzare il reato di diffamazione, e che si vedono
improvvisamente privati di un mezzo di comunicazione
indispensabile.
Stiamo
cercando di analizzare la situazione per trovare le
migliori soluzioni a quello che ci sembra un caso
gravissimo e che avrà, comunque vada a finire,
un'altissima risonanza.
Informiamo
che il server web www.ecn.org, tutte le mailing e tutti
gli indirizzi di posta elettronica ivi ospitati sono
attualmente fuori servizio. Stiamo lavorando per
ripristinare un server di backup al più presto
possibile.
Informazioni aggiornate sono
reperibili su
Mirror and support sites:
ftp://ecn.nodo50.org/pub/ecn (main FTP site)
http://ecn.nodo50.org
http://strano.net/news
http://www.tao.ca/~inr
http://www.nexus.it/tmcrew
http://www.peacelink.it/ecn
http://www.geocities.com/CapitolHill/2211/isolenellarete.html
http://www-psych.stanford.edu:80/~arturo/islands.html
http://users.iol.it/buste/
http://geocities.com/Hollywood/Set/2184/inr.html
http://www.comune.roma.it/COMUNE/bbs/avana/inr/
http://www.zzz.it/~lutom/inr
http://www4.iol.it/decoder/inr
http://idea.logicom.it/soren/inr/
http://www.isf.it/inr
http://members.xoom.com/isole/
www.kyuzz.org/asbesto/inr
http://www.fortunecity.com/tattooine/forbidden/246/sequestro.htm
http://www.sherwood.it/ecn
http://www.geocities.com/Hollywood/2656/
http://www.spm.it/lowrez
http://caristudenti.cs.unibo.it/~marascal/Carmen.html
http://www.cgil.it/org.diritti/
http://www.cosmos.it
http://oasi.asti.it/Homes/Zeus/ecn/
http://xenu.com-it.net/isole/index.htm
http://se.4net.com
http://www.altern.org/ecn (French)
http://www.nodo50.org/secuestroecn (Spanish)
e nella mailing list hackmeeting@kyuzz.org
[italian only - send mail to <majordomo@kyuzz.org>
including 'subscribe hackmeeting' in the body of message]
Seized!
Saturday,
June 27th at 10:30 am the server of Islands in the Net
(Isolenella Rete, an Italian non-profit association that
offers communication spaces to social centres, free
radios and collectives of the movement) has been seized
by the Postal Police in Bologna for allegedly defamatory
material posted on its system.
Starting from
now, and who knows for how long, the server at http://www.ecn.org is down, its web pages are no
longer available online and all its e-mail services that
permitted in the last years the construction of a strong
solidarity network among several self-organized
collectives are shut down. The seizure took place in the
office of the Internet provider hosting the server,
ordered by the State Prosecutor of Vicenza Paolo Pecori
and was executed by officers of the Postal Police of
Bologna.
It is a
'preventive' seizure, claiming the crime of 'prolonged
defamation' toward a travel agency in Milan. The reason
for the seizure would be the web publication of a message
posted by an Italian collective, accurate transcription
of a printed flyer publicly distributed. This message was
first sent to a mailing list (cslist) hosted by the
server of Islands in the Net and then published on the
web through the usual automatic procedure.
The flyer
(and the message posted on the mailing list and on the
web aswell) claimed that Turban Italia Srl, a travel
agency in Milan, had strong financial ties to former
Turkish Prime Minister Tansu Ciller, then suggesting a
boycott of the agency services in solidarity with
Kurdistan people persecuted by Turkish government.
Although the
seizure order still does not explicitly mention any
person formally charged with the crime of defamation, the
judge that ordered this action evidently holds Islands in
the Net liable for the content of anything hosted by its
Internet server. The liability of the providers for the
contents they carry is actually a very hot topic
worldwide still far from a viable solution.
However, the
main direction is that Internet providers should NOT
beinghold liable for the contents they carry, at least on
grounds both of technical feasibility and commercial
suitability.
The order of
seizure of the server (and its entire content),
furthermore,seems exceptionally harmful because it hits a
service used by hundreds of users in Italy and abroad,
completely unaware of the events that conducted to the
charge. Now those users are suddenly deprived of their
communication tool, without any notice or explanation.
Their rights have been clearly violated.
We are
currently closely studying the situation in order to find
the bestsolutions to what seems to us an extremely
serious event that will, in any case, be known far and
wide.
For now the
web server at www.ecn.org, all the mailing lists and all
thee-mail addresses hosted by the server are down. We are
working to set up a backup server as soon as possible.
For more info
and the latest news: check the mirrors and support sites.
http://www-psych.stanford.edu:80/~arturo/islands.html (english)
Seized!
Am Samstag,
den 27 Juni um 10:30 Morgens ist der Web-Server von
"Isole Nella Rete" -- "Inseln im
Netz" --, ein nicht-kommerzieller Verein der
sozialen Zentren, linken Organisationen und Szene-Radios
Raum und Kommunikationsmittel im Netz zur Verfügung
stellt, von der Polizei in Bologna (Italien)
beschlagnahmt worden. Folglich antwortet der Server unter
der URL http://www.ecn.org/ seit heute -- und wir wissen
nicht, wie lange noch -- nicht mehr auf Anfragen; die
Webseiten sind nicht mehr Abrufbar und und die
Email-Dienste stehen ebenfalls nicht mehr zur Verfügung;
Dienste, dank derer in den letzten Jahren ein Dichtes
Netz der Solidarität zwischen vielen Bereichen der
Bewegung und selbstverwalteten Orten geschaffen werden
konnte. Die Beschlagnahmung fand in den Räumlichkeiten
des Providers statt, wo der Server stand.
Der Befehl
wurde vom Staatsanwalt der Landesstaatsanwaltschaft
inVicenza, Paolo Pecori, unterzeichnet und wurde von der
Polizei aus Bologna ausgeführt.
Es handelt
sich um eine Präventivbeschalgnahmung aufgrund einer
angeblichen andauernden "üblen Nachrede" gegen
ein Reisebüro. Der Grund für die Beschlagnahmung sei
die Veröffentlichung einer Nachricht im Web, die ein
Kollektiv aus Vicenza geschrieben hat -- eine Abschrift
von einem auf Papier gedrucktem Flugblatt das öffentlich
verteilt wurde. Diese Nachricht ist Ursprünglich an eine
Diskussionsliste geschickt worden (cslist), die auf dem
Server "Isole Nella Rete" leuft, und
anschließend -- automatisch -- im Web veröffentlicht
worden.
Obwohl der
Beschlagnahmebefehl keine Personen benennt, gegen
dieoffiziell ermittelt wird, hat der Staatsanwalt
offensichtlich den Verein "Isole Nella Rete"
für die Inhalte auf dem eigenen Web-Server für
verantwortlich gehalten. Die Frage der Verantwortung des
Providers ist in der Tat Gegenstand hitziger Diskussionen
überall auf der Welt, die noch weit davon entfernt ist,
eine Lösung zu finden. Die überwiegende Meinung scheint
jedenfalls die zu sein, daß die Provider NICHT für die
transportierten Inhalte verantwortlich sind, nur für die
technischen Möglichkeiten und die kommerziellen Aspekte.
Außerdem ist
die Beschlagnahmung des gesamten Servers völlig
unangebracht, da dies einen Dienst betrifft den tausende
von UserInnen aus Italien und anderen Teilen der Welt
benutzen, die mit der Angelegenheit nichts zu tun haben
die die Straftat der "üblen Nachrede" erfüllt
haben soll, und denen plötzlich ein notwendiges
Kommunikationsmittel genommen wurde.
Wir sind
dabei, die Situation zu analysieren um die bestmöglichen
Lösungen für diesen schwerwiegenden Fall zu finden,
der, wie es auch
immer enden wird, eine hohe Resonanz haben wird.
Wir
informieren Euch, das der Server www.ecn.org, alle
Mailinglisten und alle Emailadressen, die darüber
laufen, zur Zeit nicht erreichbar sind. Wir sind dabei
einen Backupserver zusammenzustellen der so schnell wie
möglich ans Netz gehen wird.
Aktuelle News
gibt es unter den URLs: (mirror and support sites)
Séquestré!
Samedi 27
juin à 10h30 le serveur internet Isole Nella Rete,
l'association non-commerciale qui fournit de l'espace et
des moyens de communication aux centres sociaux,
organisations et radios de mouvement, aux associations de
base et de bénévolat social, à été mis sous
séquestration par la Police postale de Bologne.
A ce jour, et
nous ne savons pas pour combien de temps, le serveur ne
répondra plus à l'adresse http://www.ecn.org , les pages pages web ne seront
plus disponibles et les services de courrier
électronique qui ont permis ces dernières années de
construire un important réseau de solidarité entre de
large secteurs du mouvement et de l'auto-organisation.
La
séquestration a eu lieu dans les locaux du fournisseur
d'accès quihébergeait le serveur, sur ordre du juge
Paolo Pecori du Parquet de Vicenza et éxécutée par la
Police postale de Bologne. Il s'agit d'une mise sous
scélés préventifs, motivée par un délit de
"diffamation continue" envers une agence de
voyage. Le motif en étant la publication sur le web d'un
message mis en circulation par un collectif de Vicenza,
transcription fidèle d'un tract imprimé et distribué.
Ce message avait d'abord été envoyé sur une liste de
discussion (cslist) hébergée par le serveur Isole Nella
Rete et ensuite, puis ensuite publiée sur le web suivant
la procédure automatisée normale.
Le tract (et
par voie de conséquences le message posté sur la liste
etpublié sur le web) affirmait que Turban Italia srl,
une agence de voyage de Milan, a des liens financiers
importants avec l'ancien Premier ministre de Turquie
Tansu Ciller, et proposait un boycott de cette agence en
solidarité avec le peuple kurde presécuté par le
gouvernement turc.
Bien que le
mandat de séquestration ne mentionne encore nominalement
aucune personne inculpée dans cette affaire, le
magistrat a retenu l'association Isole Nella Rete comme
responsable pour le contenu de ce qui est hébergé sur
son serveur internet. La question de la responsabilité
des providers quant au contenu des informations qu'ils
véhiculent est une question vivement débatue dans le
monde entier, et encore loin d'être résolue.
Cependant,
l'orientation qui semble se dégager est de NE PAS
considérer les providers comme responsables des contenus
qu'ils véhiculent, tant pour des raison de possibilités
techniques de contrôles que de convenance commerciale.
La décision
de séquestration de la totalité de ce serveur (et de la
totalité de son contenu), en outre, apparait absoluement
inoui dans la mesure où il s'agit d'un service utilisé
par des milliers d'usager en Italie et dans le reste du
monde, totalement étrangers aux faits qui ont conduit à
cette procédure pour délit de diffamation, et qui se
trouvent ainsi privés d'un moyen de communication
indispensable.
Nous
cherchons actuellement à analyser la situation pour
trouver les meilleurs solutions à ce qui nous semble une
affaire extrêmement grave et qui, de toute les façons,
aura un retentissement important.
Nous
informons que le serveur web www.ecn.org, toutes la
mailing lists et toutes les adresses e-mail hébergés
sont actuellement hors-service. Nous travaillons pour
mettre en fonction un serveur de sauvegarde le plus
rapidement possible.
Informations
disponibles aux URL suivants : (mirrors and support sites)
http://www.altern.org/ecn (French)
Secuestrado!
Sabado 27 de
Junio de 1998 a las 10:30 de la mañana "Isole nella
Rete (INR)" el servidor de la ECN ha sido clausurado
y secuestrado por la policía postal de Bolonia, por
contener material difamatorio en su sistema.
"Isole
nella Rete" (islas en la red) es un servidor sin
animo de lucro, fundado en Milan en 1996 y cuenta
actualmente con 300 mienbros, ofrece espacio web y toda
serie de servicios en Internet (NT: conectividad no) a
mas de 100 grupos (centro sociales, radios libres,
asociaciones culturales y otras entidades involucradas en
politica, solidaridad y actividades sociales en Italia y
Europa.
Sin previo
aviso, el sábado por la mañana tod@s l@s usuari@s
encontraron su servidor no operativo y sus mensajes
perdidos. El web site www.ecn.org inutilizable y en
silencio, posiblemente por meses o años.
Bajo las
actuaciones ordenadas por el fiscal del Estado de
Vicenza, Paolo Pecori, varios miembros de la policia
postal de Bolonia secuestraron fisicamente el servidor en
los locales de DS logic srl, un ISP local.
De acuerdo
con la orden, es una medida "preventiva" por un
delito de"difamacion prolongada" contra la
agencia de viajes de Milan, Turban Italia Srl. La
operación se produjo tras la publicación de un mensaje
por parte de un colectivo de Vicenza en el site de la ECN
con el titulo de: "Solidaridad con el pueblo Kurdo -
Boikot al Turismo en Turkia." El mensaje fue
originalmente enviado a la mailing list de los centros
sociales (cslist@ecn.org) -que recopila mensajes sobre
las actividades de los Centro Sociales- y fue volcado
automaticamente por una aplicacion a una página web. El
mensaje era una reproducción de un panfleto distribuido
publicamente y emitido por varias radios locales.
Como parte de
la campaña de solidaridad con los kurdos, perseguidos
por el gobierno turco, emprendida por varias asociaciones
culturales y politicas italianas, el documento llamaba al
boikot al turismo en turquia y particularmente al de los
servicios de Turban Italia. Entre otras cosas el panfleto
denunciaba que la agencia de viajes tiene lazos estrechos
con el primer ministro turco Tansu Ciller,
"organanizador de los escuadrones de la muerte que
actuan contra el pueblo Kurdo y otros oponentes
politicos"
Despues de la
aparicion del mensaje en la web, los abogados de la
agencia Turban Italia alertaron a las autoridades
locales, pero a la vez se pusieron en contacto con los
responsables de la ECN para intentar llegar a un acuerdo
"amistoso". Se barajó como solución, el
mantener el mensaje "difamante" si a la vez se
incluia uno de réplica de la agencia de viajes. No estan
claros los motivos que llevaron al fiscal del Estado a
ordenar una accion tan repentina e indiscriminada como la
que se llevó a cabo el sábado por la mañana.
Apesar de que
la orden de secuestro no acusa a ninguna persona
(todavía) Esta claro que el fiscal hace responsable a
"Isole nella Rete (INR)" de el material
contenido en su servidor. Bajo estas circunstancias, el
debate sobre la responsabilidad de los servidores está
muy extendido, más allá de una solución viable. No
obstante, y como la Corte Suprema de los USA confirmó la
semana pasada en un caso que involucraba a America Online
(AOL), el sentir general es que los ISP no se deben hacer
responsables del material icluido en sus sistemas.
En este caso,
la operación es excesivamente perniciosa y seria, ya que
golpea a un servicio que utilizan cientos de personas y
asociaciones políticas y sociales en Italia y fuera de
ella. Estas no estaban (y muchas siguen no estando) al
tanto de los sucesos que han llevado al cierre de su
servidor. Su derecho a comunicarse y expresarse
libremente a sido violado sin niguna explicación ni
notificación. Especialmente dañino les resulta a aquell@s que utilizan su cuenta de correo
de la ecn para su trabajo diario.
En años
recientes, las actividades de la ECN han ayudado
enormemete a construir una fuerte red de solidaridad
formada entre otras por la Lila (AIDS fighting
association), Italy-Cuba Association, Telefono Viola
(psychiatric abuse hot-line), ADL (sindicato), la CNT
española. La ECN tambien daba hosting a organizaciones
culturales: web-zines (.Zip , Necron, London's Freedom
Press), grupos musicales (99 Posse, Sunscape, Electra) ,
radios libres (Radio Black Out, Radio Sherwood, Radio
Onda d'Urto). Muy activas eran las listas de correo
incluyendo una de solidaridad con Chiapas otra de
"cyber-rights" (la única lista en italiano
dedicada a la discusión pública sobre privacidad y
encriptación.
La lista
<<cyber-rights@ecn.org> y sus suscriptres/as
fueron parte esencial en el éxito del Hackit98, el
primer encuetro organizado por la comidad hacker
italiana, que tuvo lugar en florencia (NT: y a la que el
Nodo50 asistió) durante el primer fin de semana de junio
y en el que participaron creca de mil personas.
Por el
momento l@s miembros de INR-ecn.org estan reflexionado
sobre la situción con el fin de encontrar la mejor
solución a un problema que parece muy serio y cuyas
repercusiones seran grandes y duraderas en el tiempo. La
organización esta ahora trabajando en hacer llegar las
noticias a tod@s sus miembros y usuari@s, así como a las
agencias de información de todo el mundo y a la
comuindad de internet. Un "mirror" del site
estará en funcionamiento lo antes posible, mientras que
se llevan a cabo el resto de iniciativas
Para
informaciones más actualizadas: (mirrors and
support sites)
http://www.nodo50.org/secuestroecn/home.htm (spanish)
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