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Versione italiana

N.1 - Aprile 1998


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SOMMARIO









Editoriale

Il secondo numero dell'edizione italiana di Africanews è imperniato su due grandi temi del vivere civile: la perdita di fiducia da parte dell'uomo nei suoi simili e il comportamento del clero nella società attuale. Il primo argomento viene sviluppato da Kizito Sesana e prende lo spunto dai disordini etnici che ricorrentemente scoppiano, perché provocati ad arte in Kenya.
Sono scontri sanguinosi con decine di morti, sono eccidi che purtroppo vengono accettati dall'opinione pubblica come inevitabili, quasi un prodotto spontaneo di questa società malata e come conseguenza di disegni politici del governo ai quali non ci si può sottrarre.

La rassegnazione però porta con se guai ancora peggiori e cioè la perdita della fiducia nella solidarietà umana, nella pace, l'abdicazione ai propri diritti di cittadino. Il padre comboniano Kizito si ribella a questo atteggiamento rinunciatario e ricorda che solo la fratellanza, l'unione fra gli uomini può aver ragione del male e di qualsiasi altra avversità. Glielo conferma il vecchio missionario che disse: "se non credessimo più nell'amore, il mondo morirebbe".

L'altro argomento piuttosto scabroso e imbarazzante per la Chiesa cattolica viene affrontato da Laurenti Magesa, teologo e giornalista africano, con serenità ma senza mezzi termini. Come già è accaduto e accade nei paesi occidentali, anche in Africa i media non temono di portare alla ribalta certi comportamenti criticabili e disdicevoli dei sacerdoti. In questa situazione africana si parla di abuso d'alcol, di attività commerciali non compatibili con la natura del sacerdozio e infedeltà al celibato.

Magesa prende in considerazione le misure adottate dalla conferenza episcopale della Tanzania ed esprime il suo acuto e sovente ironico giudizio in una disanima che va oltre l'argomento in questione e investe tutto il settore dei rapporti gerarchici nella chiesa cattolica.

Altri articoli completano il numero di Aprile e fra questi spicca quello relativo al declino delle famose miniere d'oro sudafricane, declino dovuto al forte ribasso del prezioso metallo sui mercati finanziari. Curioso il tema relativo alla discriminazione che subiscono gli albini in alcuni paesi africani, una superstizione dura a morire ma contro la quale molti ora stanno combattendo.

Africanews staff


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